Se sei un imprenditore nel settore manifatturiero e vuoi allargare a livello internazionale il business della tua azienda, questa è un’opportunità che non puoi permetterti di lasciarti sfuggire!

Il Ministero degli Esteri e dell’Agenzia ICE, che punta a sostenere le microimprese manifatturiere nelle attività di internazionalizzazione attraverso diverse soluzioni digitali, ha potenziato il suo programma di incentivi, ora noto come Bonus Export Digitale Plus, offrendo fino a 10.000 euro a fondo perduto per sostenere le attività di marketing internazionale delle aziende manifatturiere italiane.

Novità Bonus Export Digitale Plus

Per il 2024 il Bonus Export Digitale Plus, ha dedicato un finanziamento a fondo perduto per le micro e piccole imprese manifatturiere di 10.000 euro, a fronte di spese ammissibili non inferiori (al netto dell’IVA) a 12.500 euro (22.500 euro alle reti e consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 25.000 euro).

Possono beneficiarne anche le imprese che hanno ottenuto l’agevolazione a valere sulla precedente misura “Bonus per l’Export Digitale” a patto che abbiano completato l’iter agevolativo e hanno rendicontato nei termini.

La domanda può essere presentata dalle 10:00 del 13 febbraio alle 10:00 del 12 aprile 2024 ed è necessario:

  • Essere in possesso di un’identità digitale (SPID o CNS);
  • Accedere all’area riservata per compilare online la domanda;
  • Disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

Bonus Export Digitale Plus Invitalia 2024: chi può accedere al bando?

Il contributo è rivolto alle piccole e microimprese manifatturiere iscritte al registro delle imprese, nonché le reti e i consorzi di mPI. Il contributo è concesso, nell’ambito del regolamento de minimis. importante ricordare che solo una società accreditata nell’elenco dei fornitori Invitalia per il Bonus Export Digitale Plus può fornire i servizi, pena la non ammissibilità del contributo.

Come capire se la propria attività è finanziabile?

E’ semplice, basta verificare che il codice ATECO principale dell’attività sia dal 10.00.00 al 33. Ad esempio rientrano le industrie alimentari, quelle del legno e dei mobili, quelle per la confezione di articoli di abbigliamento, di articoli in pelle e pelliccia, per la fabbricazione di prodotti in metallo, attività di produzione di gioielli, macchinari e apparecchiature, stampa, pelle, gomma, plastiche, chimici, elettronica, elettromedicali.

Ancora, tra i requisiti più importanti:

  • Avere meno di 50 dipendenti;
  • Avere un fatturato annuo o totale di bilancio non superiore a 10 milioni di euro;
  • Aver avviato, da almeno un anno, la fatturazione di prodotti commerciali;
  • Avere sede legale o sede operativa e stabilimento produttivo in Italia;
  • Sono in stato di attività e risultano iscritte al Registro delle Imprese;
  • Non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento,
    di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato
    preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
  • Sono iscritte presso INPS o INAIL e hanno una posizione contributiva regolare, così
    come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC), valido alla
    data di presentazione della domanda;
  • Sono in regola con gli adempimenti fiscali;
  • Non hanno beneficiato di un importo complessivo di aiuti de minimis che, unitamente
    all’importo delle agevolazioni concesse a valere sul presente Bando, determini il
    superamento del massimale di cui all’articolo 3, paragrafo 2 del regolamento de minimis (requisito non richiesto per imprese aderenti a reti e/o consorzi richiedenti);
  • Non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo di cui al presente
    Bando, alcun altro contributo pubblico;
  • Non rientrano tra le imprese operanti nei settori esclusi dall’articolo 1 del regolamento de
    minimis;
  • Non sono destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del
    decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
  • Non hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto
    bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente
    decisione della Commissione europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con
    il mercato comune;
  • Non risultano iscritte nell’elenco di cui all’articolo 7 (Elenco dei fornitori)

Per conoscere in modo approfondito se la tua azienda ha tutti i requisiti per ricevere il Bonus Export Digitale Plus prenota una consulenza gratuita contattandoci al numero 0825 463 719 oppure scrivendoci a info@leftymarketing.it.

Bonus Export Digitale Plus Invitalia 2024: quali sono le attività finanziate?

Il Bonus punta a sostenere le microimprese manifatturiere nelle attività di internazionalizzazione attraverso diverse soluzioni digitali, una serie di attività digitali orientate alla promozione della propria azienda e alla commercializzazione dei propri prodotti a livello internazionale.

Sono ammesse a contributo:

  • Spese per consulenze finalizzate all’adozione di soluzioni digitali, ivi comprese la
    progettazione e la personalizzazione di processi e soluzioni architetturali informatiche
    funzionali ai percorsi di internazionalizzazione;
  • Spese per la realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app mobile,
    ivi compresi eventuali investimenti atti a garantire la sincronizzazione con marketplace
    internazionali forniti da soggetti terzi;
  • Spese per la realizzazione di sistemi di e-commerce che prevedano l’automatizzazione
    delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il
    web nonché il raccordo tra le funzionalità operative del canale digitale di vendita
    prescelto e i propri sistemi di Customer Relationship Management
    – CRM (ad esempio i sistemi API – Application Programming Interface);
  • Spese per la realizzazione di servizi accessori all’ e-commerce quali quelli di smart
    payment, predisposizione di portfolio prodotti, traduzioni, shooting fotografici, video
    making, web design e content strategy;
  • Spese per la realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e
    promozione per il canale dell’export digitale, con specifico riferimento al portafoglio
    prodotti, ai mercati esteri e ai siti di vendita online prescelti;
  • Spese per digital marketing finalizzate a sviluppare attività di internazionalizzazione:
    campagne di promozione digitale, Search Engine Optimization (SEO), costi di
    backlink e di Search Engine Marketing (SEM), campagne di content marketing,
    inbound marketing, di couponing e costi per il rafforzamento della presenza sui canali
    social; spese di lead generation e lead nurturing;
  • Servizi di CMS (Content Management System): restyling di siti web siano essi grafici
    e/o di contenuti volti all’aumento della presenza sui mercati esteri;
  • Spese per l’iscrizione e/o l’abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service)
    per la gestione della visibilità e spese di content marketing, quali strumenti volti a
    favorire il processo di esportazione;
  • Spese per l’upgrade delle dotazioni di hardware necessarie allo sviluppo di processi di
    cui alle precedenti lettere a) e i).

Se sei interessato e vuoi conoscere meglio questa opportunità prenota una consulenza gratuita contattandoci al numero 0825 463 719 oppure scrivendoci a info@leftymarketing.it.

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