I messaggi che quotidianamente ci scambiamo con i nostri contatti, attraverso tool di messaggistica istantanea come WhatsApp, Skype, Telegram, Messanger, WeChat e altri, rimangono memorizzati sul nostro smartphone fino a quando per un motivo o per un altro decidiamo di cancellarli.
Inevitabilmente, a questo punto, qualcuno si è chiesto se le conversazioni che avvengono tra soggetti attraverso uno strumento come WhatsApp possano avere un valore probatorio all’interno di un processo tra due parti.
Sicuramente la risposta è affermativa; tuttavia, esiste una differenza tra le chat acquisite in tempo reale e quelle in differita.
Se il messaggio viene letto, visto o ascoltato nel momento preciso in cui è stato inviato si parla di contemporaneità e si tratta perciò di una conversazione dove si ha una interazione tra i due soggetti. Viceversa, se il messaggio viene letto, visto o ascoltato successivamente diviene un documento informatico archiviato nella memoria, con la stessa valenza di un documento tradizionale ai fini di un processo.

La chat di WhatsApp ha valore legale? La sentenza della Cassazione

Affinché la chat possa essere utilizzata in sede legale è indispensabile l’acquisizione del supporto telematico o figurativo con il quale è stata prodotta originariamente, in quanto una sua trascrizione viene equiparata a una semplice riproduzione del contenuto originale. Questo è quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, quando si è pronunciata su un caso di stalking dove l’imputato basava la propria difesa sulla trascrizione dei messaggi di WhatsApp scambiati con la vittima che, dal suo punto di vista, avrebbero dimostrato l’inattendibilità della stessa, ma che la Corte Territoriale si è rifiutata di inserire tra gli elementi del processo in quanto semplici trascrizioni slegate dal supporto telematico con il quale erano state realizzate.
L’importanza di acquisire anche il supporto con il quale sono stati ricevuti o comunque scambiati i messaggi sta nel “controllare l’affidabilità della prova medesima mediante l’esame diretto del supporto onde verificare con certezza sia la paternità delle registrazioni sia l’attendibilità di quanto da esse documentato”.
Un ennesimo caso in cui un tribunale è intervenuto sull’utilizzo delle chat come prova in un processo è stato per condannare una donna a restituire all’ex amante il denaro che egli le aveva prestato per l’acquisto di un’auto. Nelle conversazioni via WhatsApp, infatti, la donna si era impegnata a ridare tutto l’importo all’uomo in rate mensili da € 200 l’una più servizi di pulizia domestica.
In questo caso, come in altri, non c’è stato bisogno del sequestro dello smartphone con il quale erano stati inviati e ricevuti i messaggi, ma è bastata la perizia di un esperto nominato dal giudice che ha valutato che il testo non avesse subito alterazioni.

Come acquisire le chat di Whatsapp come prova?

Per conferire maggiore valore probatorio ai messaggi e superare qualsiasi possibile contestazione, oltre alla deposizione dello smartphone, è anche utile procurarsi:

  • Relazione tecnica di un consulente informatico
  • Copia conforme ed autenticata dei messaggi WhatAspp (o altri tool di messaggistica istantanea) a uso legale da depositare in giudizio.

Al fine di avere valenza probatoria, eventuali screenshot relativi alle conversazioni originali presenti sul supporto informatico esibito dovranno essere attestati come conformi da parte di un notaio o un altro pubblico ufficiale.

La chat di WhatsApp ha valore legale? La prudenza non è mai troppa

Abbiamo visto come la chat di WhatsApp (come quelle di altri tool simili) possa essere utilizzata, rispettando determinate procedure, come prova in un processo civile o penale. Ciò ci deve far comprendere, quindi, come le chat vadano utilizzate con cautela, relativamente ai contenuti che in esse decidiamo di inserire. Molto spesso, invece, si scrive in chat con il massimo della leggerezza senza pensare alle conseguenze che un messaggio può comportare. Bene, siamo certi che dopo aver letto questo articolo ciascuno di noi presterà maggiore attenzione alle chat soprattutto con persone che conosce a malapena.